Prefigurare il futuro

> Programma ascolto e inclusione: Resilienza

RESILIENTI:

incontri con uomini e donne straordinari

Lezione Spettacolo con Patrizio Paoletti

In apertura, il contributo del
Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

INGRESSO GRATUITO
Mercoledì 11 maggio 2022
Roma, Teatro Vascello
dalle 11:30 alle 13:00

 

PARTECIPA ORA

Prenota il tuo posto in presenza!

“Resilienti: Incontri con uomini e donne straordinari” è l'ultimo appuntamento del percorso “Prefigurare il futuro”, ideato dalla Fondazione Patrizio Paoletti e dedicato agli studenti dai 14 ai 18 anni, alle famiglie e agli insegnanti di 12 scuole su tutto il territorio italiano. In apertura, il contributo del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

Parole, musica e neuroscienza si intrecciano in un suggestivo viaggio esplorativo all’interno della “mente resiliente”. Patrizio Paoletti, ideatore dell’iniziativa, condurrà il pubblico in una narrazione poetica sul tema della resilienza, intesa come capacità naturalmente insita nell’uomo, in ogni epoca storica, di superare le avversità.

Attraverso un excursus letterario di alcuni tra i più grandi poeti, artisti e uomini di pace, ogni partecipante sarà chiamato a riscoprire i veri tesori della mente resiliente. Al centro della scena ci sarà la consapevolezza umana: reale punto di partenza per prefigurare un futuro migliore. Sul palco l’attrice Laura Bartoletti, voce narrante, e la musicista Marianne Gubri all’arpa. Introduce l'evento Tania Di Giuseppe, psicologa della Fondazione e responsabile del progetto.

L'evento è gratuito e si svolge in presenza presso Il teatro Vascello, Via G. Carini 78 a Roma. 

Iscriviti e riceverai via mail tutte le informazioni per partecipare.

Le iscrizioni sono chiuse!
L'evento si è svolto mercoledi 11 maggio 2022.

Dove si trova il teatro Vascello:

Programma

Prima parte
11.30-11.40
Video-messaggio del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
Introduzione all’incontro di Tania Di Giuseppe.
Saluti e presentazione del video racconto dell’esperienza Prefigurare il futuro: diventare i migliori amici di se stessi

11.40-12.15
Dialogo con Patrizio Paoletti: domande e risposte

Seconda parte
12.15- 12.40
Resilienti: incontri con uomini
e donne straordinari
di Patrizio Paoletti con Laura Bartoletti, voce narrante e Marianne Gubri, arpista

Terza parte
12.40-13.00
Conclusioni

Responsabile del progetto nazionale Prefigurare il Futuro

Tania Di Giuseppe, psicologa di Fondazione Patrizio Paoletti

[email protected]

 

Coordinatore del progetto

Luca Cerrao

[email protected]

Tel. 345.07.25.726

Prefigurare il Futuro

la Fondazione Patrizio Paoletti presenta i risultati del progetto formativo “Prefigurare il futuro”, rivolto ai studenti, genitori, insegnanti e a tutta la comunità scolastica

 

Premessa

Dall’inizio della pandemia di Covid-19 i casi di ansia e depressione sono aumentati nel mondo. L’isolamento sociale e le difficoltà economiche hanno portato a un disagio psichico che può avere conseguenze anche nel lungo periodo. La scuola e la famiglia sono in prima linea nel far fronte a questa situazione. Per superare i cambiamenti individuali, sociali, economici occorre sensibilizzare ai temi che riguardano le risorse positive interiori delle persone e rendere disponibili strumenti pratici per aumentare la capacità di generare contesti resilienti.

Il progetto: obiettivi e destinatari

L'intenzione principale del programma Prefigurare il Futuro è quella di offrire a ragazzi, famiglie e insegnanti un percorso per poter posizionare in un orizzonte di senso le crisi e i cambiamenti in corso, trasformando le fragilità in forza e determinazione, sensibilizzando al tema della resilienza. Prefigurare il Futuro è un progetto generativo di contesti inclusivi. L’inclusione è intesa come la possibilità di dare accesso alle risorse disponibili, a tutti, considerando che l’insufficienza e la difficoltà che ci si trova a vivere, riguardano non solo i singoli ma la comunità nella sua interezza.

Il focus tematico: resilienza e silenzio

Allenarsi per diventare resilienti significa sapersi orientare rispetto al proprio futuro; essere in grado di affrontare e gestire i cambiamenti e le difficoltà di natura personale, professionale, sociale; sapere assumere decisioni e gestire incertezze e paure.

Boris Cyrulnik, uno dei più importanti studiosi del tema della resilienza, la definisce come un reticolo fatto di interazioni dell’individuo con l’ambiente che consente alle persone, non ai superuomini, di trovare in sé stessi, risorse e capacità.

La resilienza non è una predisposizione naturale che appartiene solo a pochi individui, ma è una condizione che può essere coltivata. Il lavoro sulla resilienza è un lavoro educativo sul livello di autostima e di autoefficacia, sulla motivazione verso obiettivi personali, sulle capacità di pianificare azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi e sulla previsione e quindi anticipazione delle possibili conseguenze di una situazione.


Strumento prezioso per allenarci alla resilienza è il silenzio. Intendiamo il silenzio come uno stato consapevole, intenzionale e propositivo: aiuta a resistere alle risposte automatiche e ad essere più consapevoli di pregiudizi e valutazioni non verificate che possono interferire nella relazione. La letteratura scientifica riporta che coltivare un po' di silenzio ogni giorno attraverso le pratiche meditative, ci rende immediatamente più energici, più capaci di interagire con le nostre emozioni, più lucidi per rispondere alla domanda che ci fa la vita, superando ansia e stress. Sessioni di meditazione breve di pochi minuti, inoltre, possono migliorare aspetti come creatività, regolazione emotiva, capacità di riflessione e funzionamento cerebrale.

Alcuni studi scientifici

Per una “scuola resiliente” è importante dare attenzione alla costruzione di relazioni positive tra insegnante, studente e genitori, questo migliorerà il benessere e i risultati degli studenti stessi. Una meta-analisi di 99 studi ha infatti mostrato che la qualità delle relazioni studente-insegnante è connessa direttamente al grado di coinvolgimento e al rendimento degli studenti (Roorda et al., 2011). Un altro fattore fondamentale per una scuola resiliente è inoltre migliorare le relazioni tra pari insegnando in modo esplicito abilità di autoconsapevolezza, autogestione, consapevolezza sociale, abilità relazionali e processo decisionale responsabile (Durlak e Wiesberg et al., 2011).

Destinatari principali di questo percorso
Dedicato ai ragazzi, ai genitori, insegnanti e a tutta la comunità scolastica.

La consapevolezza è la chiave del cambiamento

EĢ€ un Ente di Ricerca No Profit nato ad Assisi nel 2000 per volontaĢ€ di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori. La Fondazione realizza i propri programmi di ricerca ed i progetti pedagogici per raggiungere un unico scopo: permettere ad ogni persona di entrare in contatto con il proprio immenso potenziale. Da 21 anni la Fondazione studia il funzionamento dell’uomo con una ricerca interdisciplinare: neuroscientifica, psicologica, educativa, didattica e sociale. I risultati di questi studi, insieme al raccordo dei piuĢ€ aggiornati saperi sul funzionamento umano, vengono immediatamente tradotti in campo educativo e didattico, per promuovere i migliori talenti nei bambini e negli adulti.

VISITA IL NOSTRO SITO