Prefigurare il futuro

 Metodi e tecniche per potenziare
speranza e progettualità 

> Programma ascolto e inclusione: Resilienza

 

8 Settimane per diventare i migliori amici di se stessi

Una piattaforma digitale gratuita per accompagnarti in un percorso con incontri in presenza, on line, videolezioni e materiale didattico.

Rivolto a ragazzi, genitori, insegnanti e a tutta la comunità scolastica dell'Istituto Vincenzo Pallotti

 Le iscrizioni al percorso sono chiuse.

Per info:

Luca Cerrao
Coordinatore del progetto
[email protected]
Tel. 345 0725726

> I più aggiornati saperi su come funziona il nostro cervello per: 

Percorso gratuito blended

Informativa sul trattamento dei dati personali - Liberatoria per il trattamento delle immagini

Prefigurare il Futuro

la Fondazione Patrizio Paoletti presenta il progetto formativo “Prefigurare il futuro”, rivolto ai studenti, genitori, insegnanti e a tutta la comunità scolastica dell'Istituto Paritario Vincenzo Pallotti

Premessa

Dall’inizio della pandemia di Covid-19 i casi di ansia e depressione sono aumentati nel mondo. L’isolamento sociale e le difficoltà economiche portano a un disagio psichico che può avere conseguenze nel lungo periodo (Nature,2020). L’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia è presente nel 65% di bambini di età minore di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni , fino a 18 anni (Ministero della Salute, 2020). La sensibilizzazione ai temi che riguardano le risorse positive interiori delle persone e la possibilità di utilizzare strumenti pratici per aumentare la capacità di generare contesti resilienti diventa centrale per tutti gli attori del cambiamento in particolare per la  scuola e la  famiglia, in prima linea a fronteggiare i cambiamenti individuali, sociali, economici, effetti diretti e immediati dell’emergenza sanitaria COVID19.

Il progetto: obiettivi e destinatari

A seguito di questa situazione l'intenzione principale del programma Prefigurare il Futuro è quella di offrire a ragazzi, famiglie e insegnanti un percorso per poter posizionare in un orizzonte di senso le crisi e i cambiamenti in corso, trasformando le fragilità in forza e determinazione.

Prefigurare il Futuro è un progetto generativo di contesti inclusivi. L’inclusione è intesa come la possibilità di dare accesso alle risorse disponibili, a tutti, considerando che l’insufficienza e la difficoltà che ci si trova a vivere, riguardano non solo i singoli ma la comunità nella sua interezza. L'intenzione principale del progetto, dedicato a tutta la comunità educante della scuola (ragazzi, insegnanti, famiglie) è di offrire un percorso di sensibilizzazione strutturato sul tema della resilienza.

Il focus tematico: resilienza e silenzio

Allenarsi per diventare resilienti significa sapersi orientare rispetto al proprio futuro; essere in grado di affrontare e gestire i cambiamenti e le difficoltà di natura personale, professionale, sociale a cui la vita espone; sapere assumere decisioni e sapere, in tal modo, gestire le incertezze e le paure legate al manifestarsi di momenti critici (Oliverio Ferraris, 2003).

Boris Cyrulnik (1999, 2004), uno dei più importanti studiosi del tema della resilienza, la definisce infatti come una trama dove il filo dello sviluppo si intreccia con quello affettivo e sociale, come un reticolo fatto di interazioni dell’individuo con l’ambiente che consente alle persone, non ai superuomini, di trovare in sé stessi, risorse e capacità.

La resilienza non è una predisposizione naturale che appartiene solo a pochi individui, ma è una condizione che può essere coltivata. Il lavoro sulla resilienza è un lavoro educativo sul livello di autostima e di autoefficacia, sulla motivazione verso obiettivi personali, sulle capacità di pianificare azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi stessi e sulla previsione (e quindi anticipazione) delle possibili conseguenze di una situazione (Bandura, 2000).

Strumento prezioso per allenarci a prendere contatto con le proprie risorse interiori ed allenarci alla resilienza è il silenzio. Intendiamo il silenzio come uno stato consapevole, intenzionale e propositivo (Paoletti, Di Giuseppe et.al. 2019; Di Giuseppe & Serantoni, 2019; Bigo, 2018; Pinder & Harlos, 2001): aiuta a resistere alle risposte automatiche e ad essere più consapevoli di pregiudizi e valutazioni non verificate che possono interferire nella relazione. La letteratura scientifica riporta che coltivare un po' di silenzio ogni giorno attraverso le pratiche meditative, ci rende immediatamente più energici, più capaci di interagire con le nostre emozioni, più lucidi per rispondere alla domanda che ci fa la vita, superando ansia e stress. Sessioni di meditazione breve di pochi minuti, inoltre, possono migliorare aspetti come creatività, regolazione emotiva, capacità di riflessione e funzionamento cerebrale.

Alcuni studi scientifici

Per una “scuola resiliente” è importante dare attenzione alla costruzione di relazioni positive tra insegnante, studente e genitori, questo migliorerà il benessere e i risultati degli studenti stessi. Una meta-analisi di 99 studi ha infatti mostrato che la qualità delle relazioni studente-insegnante è connessa direttamente al grado di coinvolgimento e al rendimento degli studenti (Roorda et al, 2011).  Un altro fattore fondamentale per una scuola resiliente è inoltre migliorare le relazioni tra pari insegnando in modo esplicito abilità di autoconsapevolezza, autogestione, consapevolezza sociale, abilità relazionali e processo decisionale responsabile (Durlak e Wiesberg et al 2011).

Destinatari principali di questo percorso
Dedicato ai ragazzi, ai genitori agli insegnanti e a tutta la comunità scolastica dell’istituto Vincenzo Pallotti.

Programma

Il progetto prevede, nello specifico, un intervento formativo secondo il Programma-Ascolto e inclusione, con il focus on: Resilienza a favore della scuola. I moduli si concentrano sulla possibilità di coltivare in modo esperienziale la pratica della consapevolezza e della prefigurazione come strumenti di resilienza, attraverso Pedagogia per il Terzo millennio (Paoletti, 2008). Questa metodologia offre un percorso strutturato di auto-educazione e di lifelong learning per diventare più consapevoli e più determinati nel perseguimento dei propri obiettivi di miglioramento personale e di insieme. Nello specifico del percorso verranno condivise diverse tecniche che hanno l’obiettivo di aiutare insegnanti e allievi e genitori nel riconoscere, accogliere e gestire le emozioni allo scopo di prefigurare il futuro.

Il progetto prevede l’accesso attraverso iscrizione ad una piattaforma digitale e un tutoraggio telematico alla formazione.  Sono previste interviste individuali, esercitazioni, video-lezioni, incontri webinar, materiali didattici condivisi su piattaforma on line.

In giallo le lezioni in presenza, In verde i webinar online in diretta

Per i ragazzi

1° modulo – Prefigurarsi il Futuro
In presenza
Elementi di neuro-psicopedagogia didattica: conoscere il funzionamento cerebrale resiliente; orientare i processi attentivi e di volontà per imparare a prefigurarsi il futuro;

  • Le video lezioni sulle dieci chiavi della resilienza saranno fruite non solo on line attraverso l’accesso alla piattaforma ma anche in classe attraverso materiali didattici specifici consegnati agli insegnanti, attraverso 5 incontri di 40 minuti ciascuno. 
  • 2 videolezioni di 1 h su le mappe mentali saranno fruite on line
 

Per Genitori e insegnanti

 2° modulo – Comunicazione e neuroscienza
Webinar online
Elementi di neuro-psicopedagogia didattica: comunicare in modo efficace ed empatico.
Data: 
Orario: …

 

Le video lezioni sulle dieci chiavi della resilienza saranno fruite in streaming on line

 

Per tutti (ragazzi, genitori e insegnanti)

Ultimo modulo – Conoscere e frequentare modelli resilienti: incontri con uomini e donne straordinari
 

Responsabile del progetto nazionale Prefigurare il Futuro

Tania Di Giuseppe, psicologa di Fondazione Patrizio Paoletti

[email protected]

ISCRIVITI GRATUITAMENTE

 

Da dove nasce il progetto

“Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità” è un progetto formativo itinerante ideato da Patrizio Paoletti e realizzato dagli esperti della Fondazione. È nato nel 2017 per sostenere i territori feriti dal sisma in centro Italia. A partire da novembre 2018 è attiva la nuova edizione di Prefigurare il Futuro pensata per rispondere all’emergenza educativa in Italia.

Il progetto vanta, nei suoi tre anni di vita, la collaborazione con numerose istituzioni, Università e associazioni in tutta l’Italia, tra cui il Dipartimento di Protezione Civile del Consiglio dei Ministri, la Cattedra Unesco dell'Università della Basilicata, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Acli Genova, la Bottega del Terzo Settore, Fondazione Armonie d’Arte, Associazione Montessori Ma-Mò Cosenza e molte altre. Hanno inoltre concesso il loro Patrocinio numerosi enti, tra cui Università Politecnica delle Marche, Unindustria Roma-Frosinone-Latina-Rieti-Viterbo, Coni Marche e Coni Umbria, Regione Umbria, Regione Marche, Comune di Siracusa, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Acquasanta Terme, Città di San Benedetto del Tronto, Città di Venosa, Fondazione Matera Basilicata 2019, Stati Generali dell’Innovazione.

Attualmente, nell’ambito di “Prefigurare il futuro”, sono attive diverse iniziative in risposta all’emergenza Covid 19. Oltre dell’intervento a favore degli Educatori di Comunità che lavorano con i minori che hanno commesso reati dai 14 ai 18 anni, la Fondazione ha diffuso a favore delle famiglie in tutto il mondo il vademecum “Emergenza Coronavirus: 10 passi per parlarne con tuo figlio”, uno strumento accompagnato da una serie di video-lezioni fruibili gratuitamente on-line. Questa iniziativa è realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile del Consiglio dei Ministri e con il Patrocinio dell’Associazione Italiana Genitori A.Ge. Aps e di Unicef Italia. Per maggiori informazioni: fondazionepatriziopaoletti.org/prefigurareilfuturo

 

 

La consapevolezza è la chiave del cambiamento

È un Ente di Ricerca No Profit nato ad Assisi nel 2000 per volontà di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori. La Fondazione realizza i propri programmi di ricerca ed i progetti pedagogici per raggiungere un unico scopo: permettere ad ogni persona di entrare in contatto con il proprio immenso potenziale.

Da oltre vent’anni la Fondazione studia il funzionamento dell’uomo con una ricerca interdisciplinare: neuroscientifica, psicologica, educativa, didattica e sociale. I risultati di questi studi, insieme al raccordo dei più aggiornati saperi sul funzionamento umano, vengono immediatamente tradotti in campo educativo e didattico, per promuovere i migliori talenti nei bambini e negli adulti.

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